Per il Giro dell’Appennino c’è sempre una prima volta. L’edizione numero 83 si svolgerà il 2 giugno: non era mai successo. Per ben sei volte la corsa – valida come prova della Ciclismo Cup 2022 – si è svolta il giorno della Festa della Liberazione, ora è il momento di correre anche nel giorno della Festa della Repubblica. La novità della salita al Santuario della Guardia, dopo il successo straordinario di pubblico dello scorso anno, è confermata. In abbinata, però, alla parte più dura della salita alla Bocchetta sino a località Vixella: 6,2 chilometri da percorrere con una pendenza media 7,6% con punte del 19% nel primo tratto e del 18% dopo Langasco. E anche questa accoppiata è una prima volta. Le pendenze non scherzano anche successivamente, visto che dopo Lencisa ci sono pendenze del 21 e del 18%. Probabilmente saranno queste salite a rappresentare il momento decisivo della corsa visto che dopo il Santuario mancheranno circa 25 chilometri all’arrivo. Quasi 200 i chilometri da percorrere con circa 3.000 metri di dislivello. Cinque i Gran Premi della Montagna: Fraconalto, Crocefieschi, Crocetta d’Orero, Pietralavezzara, Madonna della Guardia.
Traguardo nello splendido scenario di Via XX Settembre nel cuore di Genova, che più d’uno considera il più bell’arrivo che una corsa possa avere, scelto anche dal Giro d’Italia nella tappa della scorsa settimana che ha ricalcato anche gran parte degli ultimi chilometri “disegnati” dal Giro dell’Appennino in questi anni con l’affascinante passaggio sulla Sopraelevata “Aldo Moro”. Piemonte e Liguria sempre fianco a fianco nel sostegno ad una che gara partirà ancora una volta da Pasturana, vicino alla Carrosio di Tarcisio Persegona, storico Presidente dell’Impresa Tre Colli, cui è dedicato dal 2020 il Giro dell’Appennino. Partenza ufficiale davanti allo stabilimento Elah Dufour a Novi Ligure. Dopo Fraconalto si entra nell’area metropolitana di Genova e la corsa “non dimentica” la Valpolcevera, da dove tutto è nato, portando i corridori tra Sant’Olcese, Serra Riccò, Pontedecimo, Campomorone e Ceranesi. Il miglior piazzamento complessivo all’83° Giro dell’Appennino sommato al 59° Trofeo Laigueglia assegnerà il Challenge Liguria alla sua quinta edizione. Le squadre saranno una ventina. Le World Tour sicure sono 2. Circa 140 i partenti. Nell’elenco degli iscritti c’è Jan Polanc (UAE Team Emirates), vincitore dell’ultimo Laigueglia e capoclassifica provvisorio del 5° Challenge Liguria. E c’è Quinten Hermans (Intermarché-Wanty-Gobert) secondo alla Liège-Bastogne-Liège, dietro al fenomeno Remco Evenepoel.
“Il ciclismo ha ripreso lo spazio che aveva nel dopoguerra dove era secondo solo al calcio – sottolinea Enrico Costa, presidente dell’Unione Sportiva Pontedecimo Ciclismo -. Anche il Giro dell’Appennino ha confermato, con la folla che abbiamo visto lungo i tornanti e all’arrivo, che l’amore per questo sport rimane intatto. Un grazie particolare a questi appassionati che seguono il “nostro” Giro rendendo significativo l’impegno di tanti campioni, gratificando gli sforzi delle istituzioni e dei volontari dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo”.
L’Unione Sportiva Pontedecimo non dimentica come sempre la storia della corsa, guarda in anticipo al futuro aspettando la conferma dei Campionati Europei del 2024, anno in cui Genova sarà Capitale Europea dello Sport. Ma porta l’attenzione alle emergenze del presente.
“Per il ciclismo è impensabile escludere un atleta perché c’è una nazione in guerra ma quest’anno la nostra vita ha impattato con una realtà che credevamo lontana, che tutti noi ritenevamo un’esperienza della storia – dichiara Enrico Costa -. Nel nostro Albo d’Oro non mancano vincitori di nazionalità russa, sono Eugenij Berzin, Pavel Tonkov, Serguei Firsanov, quest’ultimo con la maglia di una squadra esclusa quest’anno dalle competizioni perché affiliata in Russia; avremo sicuramente in futuro vincitori ucraini. È così che abbiamo deciso di dare una testimonianza contro tutte le guerre, una testimonianza per la pace, con una pedalata alla vetta simbolo della nostra gara, il Passo della Bocchetta: una manifestazione in cui risalteranno i colori giallo e blu dell’Ucraina”.
Appuntamento il giorno prima della corsa, mercoledì 1 giugno, con una “tappa speciale”: si svolgerà infatti “Pedaliamo con i Campioni Ucraini per la Pace” con partenza alle ore 11 dal Centro Commerciale L’Aquilone e arrivo al Passo della Bocchetta alle ore 12. Grazie al sostegno del General Manager della squadra Drone Hopper-Androni Giocattoli, Gianni Savio, saranno presenti gli atleti di questo team in gara il giorno successivo, con Andrii Ponomar, il campione ucraino in carica che fa parte della squadra. Parteciperà anche il campione ucraino Under 23 in carica, Maksym Bilyi. Hanno già dato l’adesione la Campionessa del Mondo Edita Pucinskaite, lituana, l’ex professionista genovese Luca Raggio, che vestirà la maglia della nazionale Ucraina ricevuta in dono da Bilyi quando erano compagni di squadra, Davide Rebellin, più volte sul podio del Giro dell’Appennino e ancora in gara, a 51 anni, il giorno successivo. Sul Passo della Bocchetta arriveranno anche gli atleti della Overall Tre Colli che saliranno dal versante di Voltaggio. Davanti ai Cippi di Coppi e Ghiglione verrà deposto un mazzo di fiori e i presenti riceveranno la benedizione dei Parroci di Pontedecimo e di Campomorone.