Capo Mele, Capo Cervo e Capo Berta segnano il percorso della Milano-Sanremo, una gara intrisa di incertezza e sfide imprevedibili.
Sebbene Tadej Pogacar e Mathieu van der Poel siano i favoriti indiscussi dei bookmakers, la natura imprevedibile di questa corsa rende impossibile escludere altri contendenti. Pilotato da Jonathan Milan, Jasper Stuyven e Toms Skujins, il corridore Pedersen si candida come uno dei possibili outsider. La Ineos-Grenadiers, con Pidcock, Ganna e il veterano Michal Kwiatkowski, potrebbe rappresentare una forza determinante con la sua esperienza e abilità tattica. Allo stesso modo, la Visma-Lease a Bike, guidata da Christophe Laporte e Olav Kooij, si prepara per un possibile sprint finale.
Tuttavia, la Milano-Sanremo è una gara unica, dove solo il corridore in grado di cogliere l’attimo giusto può sperare di conquistare la vittoria. Da qui l’importanza di corridori esperti come Matej Mohoric, Julian Alaphilippe e Kasper Asgreen, insieme a talenti in forma come Maxim van Gils e Benoît Cosnefroy. Nel gruppo di contendenti spiccano nomi come Axel Zingle, Neilson Powless, Stefan Küng, Krists Neilands e Luke Plapp, tutti pronti a sorprendere.
Anche se lo sprint finale è un evento raro, Jasper Philipsen, già secondo alla Parigi-Roubaix, dimostra di avere la resistenza e la potenza necessarie per competere in una gara così ardua. Tra gli ex vincitori come Arnaud Démare e Alexander Kristoff, e corridori capaci di reggere sul Poggio e poi scatenarsi su Via Roma, come Caleb Ewan, Michael Matthews, Biniam Girmay, Matteo Trentin, Corbin Strong, Marijn van den Berg, Danny van Poppel e Vincenzo Albanese, il campo dei contendenti è variegato e competitivo.
Tornando ai favoriti, van der Poel emerge come l’uomo del momento. Il suo terzo posto due anni fa, dopo un inverno segnato dagli infortuni, e la sua vittoria impressionante al Poggio l’anno scorso lo collocano in cima alle aspettative. Ora, con la maglia di campione del mondo, l’olandese dell’Alpecin-Deceuninck porta sulle spalle una responsabilità ancor più grande.
P.I.