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La guida per l’82° Giro dell’Appennino
La guida per l’82° Giro dell’Appennino La guida per l’82° Giro dell’Appennino



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Rivoluzionario è il termine che più di addice all’edizione numero 82 del Giro dell’Appennino in programma giovedì 24 giugno. In programma 192,1 chilometri da percorrere: la corsa sarà valida per la Ciclismo Cup 2021. La chiusura della provinciale della Bocchetta, a causa di un cantiere nella discesa verso Voltaggio, ha comportato una rivoluzione del percorso rispetto alle edizioni precedenti. La rinuncia alla Bocchetta non ha però interrotto l’ormai classico schema che vede la corsa svilupparsi nella prima parte sulle strade del basso Piemonte per poi terminare in Liguria. Dopo il grande successo dello scorso anno, il ritrovo è fissato a Pasturana da dove, terminate le operazioni di presentazione delle suqadre, ci si trasferirà a Novi Ligure davanti allo stabilimento Elah Dufour è fissato il via ufficiale. Dopo un tratto in pianura attorno a Novi Ligure, si affronterà la salita di Fraconalto (che nelle precedenti edizioni era posta sul finale), la salita di Crocefieschi e quella di Crocetta d’Orero dal versante di Sant’Olcese per poi andare ad affrontare la grande novità di questa edizione: la Salita della Madonna della Guardia.

Si salirà al Santuario da un altro versante rispetto a quello percorso dal Giro d’Italia nel 2007: si arriverà quasi in cima passando da Gazzolo, attraverso Torbi e Lencisa, mentre la “classica” salita diventerà invece una discesa molto tecnica che inizierà a circa 25 chilometri dal traguardo e terminerà quando allo splendido scenario del finale di Via XX Settembre a Genova ne mancheranno solo 16: una soluzione che spariglia ogni tattica applicata nelle precedenti edizioni e che si presta a molteplici soluzioni.

La Liguria e le colline piemontesi si presentano in tutta la loro bellezza al mondo dei ciclisti: un mondo di professionisti, di amatori, di appassionati e in questi ultimi tempi anche di tanti ciclisti urbani che ama questi percorsi – sottolinea Enrico Costa al suo secondo Giro dell’Appennino da presidente dell’Us Pontedecimo -. Siamo particolarmente grati ai campioni e alle squadre che anche quest’anno onoreranno l’82° Giro dell’Appenino. Un’edizione che si presenta particolarmente attraente per le novità del tracciato con una sfida che sarà sicuramente ad altissimo livello. Una gara che si rinnova dal 1934 e che ha la fortuna di essere amata e sostenuta dalle comunità, dai numerosi comuni attraversati dalla corsa e dalle tante istituzioni che ci consentono di essere ogni anno al via”. Correva l’anno 2007 quando il Giro d’Italia omaggiò il centenario dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo con la tappa Lido di Camaiore-Santuario di N.S. della Guardia, la più lunga di quel Giro d’Italia. Era la decima tappa, che percorse tutta la riviera ligure dal confine toscano a Genova; dopo il passaggio attraverso Pontedecimo, sullo storico traguardo del Giro dell’Appennino di Piazza Arimondi, e dopo 249 chilometri, vinse Leonardo Piepoli, e la maglia rosa cambiò proprietario, passando dalle spalle di Marco Pinotti a quelle di Andrea Noè.

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