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ASSOCORRIDORI INTERNAZIONALE: Antidoping indipendente e necessità di accordo sui minimi delle squadre Continental
ASSOCORRIDORI INTERNAZIONALE: Antidoping indipendente e necessità di accordo sui minimi delle squadre Continental ASSOCORRIDORI INTERNAZIONALE: Antidoping indipendente e necessità di accordo sui minimi delle squadre Continental



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Ecco il testo del comunicato dell’Associazione Corridori Internazionale (CPA), presieduta da Gianni Bugno, che si è riunita in assemblea il 19 novembre a Milano: English  
Si è svolta ieri a Milano l’annuale assemblea del CPA per discutere di importanti temi del ciclismo. Presenti tutte le associazioni nazionali che compongono il sindacato dei
corridori professionisti , il presidente Gianni Bugno, il vice presidente Pipe
Gomez e tutti i membri del Comitato Direttivo.
Argomento chiave dell’incontro è stato lo tzunami causato dal caso
Armstrong. A questo proposito il presidente Gianni Bugno chiederà nei
prossimo giorni a Pat Mc Quaid un incontro per parlare dell’opportunità
dell’istituzione di una commissione indipendente per il controllo antidoping.
(Bugno chiederà che almeno un esperto di questa commissione possa
essere indicato dal CPA.) La vicenda Armstrong appare infatti devastante
non solo per il coinvolgimento di uno dei più grandi campioni del ciclismo, ma
anche per la perdita di credibilità e autorevolezza delle Istituzioni poste a
presidio di questo sport. I corridori non possono tollerare che vi siano dubbi
sulla corretta applicazione della giustizia sportiva. E’ un dovere dei vertici
sportivi garantire che il sistema sia equo ed eguale per tutti e l’UCI, dopo i
fatti emersi dal caso Armstrong, non può più farsi garante dell’applicazione
della giustizia sportiva.
Il CPA crede fermamente che si debba continuare a fare la lotta contro il
doping ma che il primo passo in questa direzione sia di poter garantire che
questa lotta sia uguale per tutti.
Altri importanti novità discusse all’Assemblea del CPA riguardano l’istituzione
di una sorta di Accordo Paritario per le squadre Continental. Questa categoria
non può più essere tollerata senza un vero regolamento che ne tuteli l’attività,
senza contratti, salari, assicurazione, controlli che salvaguardino la salute e la
vita stessa dei corridori che ne fanno parte. Il CPA ha una serie di idee che
vuole sottoporre all’UCI per regolamentare questi team e che spera potranno
essere accolte, attraverso l’UCI, dalle federazioni di ogni paese.
Nuove proposte anche riguardo il metodo della classifica punti che i corridori
chiedono possa premiare non solo i campioni ma anche i gregari.
Infine il CPA ha ribadito di voler continuare la discussione con le squadre per
migliorare ulteriormente l’accordo paritario che sta alla base dei contratti di
lavoro per i professionisti. Dopo avere ottenuto quest’anno un aumento dei
salari minimi Bugno e il suo staff stanno lavorando ad una nuova e
migliorativa formula assicurativa per i corridori.
All’Assemblea del CPA il segretario David Chassot ha presentato i conti di
bilancio dell’anno trascorso. Con la gestione di Bugno le spese del sindacato
sono più che dimezzate rispetto alla precedente gestione e l’attivo di bilancio
potrà venire impiegato in qualche iniziativa a favore dei corridori.
Quest’anno il CPA – che ha anche un nuovo sito www.cpacycling.com dove si
potranno trovare gli ultimi aggiornamenti sull’attività del sindacato, i
comunicati stampa e i regolamenti più importanti – vuole aumentare gli
incontri con i corridori per illustrare le attività dell’associazione. Gianni Bugno
andrà personalmente a fare visita a numerose squadre in ritiro per
raccogliere umori e pensieri del peloton e svolgere appieno il suo vero ruolo
di rappresentante dei corridori.
Ufficio Stampa CPA

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