Ancora un lutto nel ciclismo. A distanza di pochi giorni dalla tragedia di Davide Rebellin e la scomparsa di Ercole Baldini, il mondo delle due ruote piange nel giorno della vigilia di Natale la scomparsa di Vittorio Adorni, ex campione del mondo nel 1968 e vincitore di un Giro d’Italia nel 1965. Aveva 85 anni. Professionista dal 1961 al 1970, l’atleta emiliano nato a San Lazzaro Parmense è stato uno dei personaggi più noti del ciclismo italiano e internazionale, tra i grandi protagonisti del periodo d’oro degli anni Sessanta, in cui esplose la rivalità tra Felice Gimondi e il belga Eddy Merckx. Nonostante la sfida contro due colossi, Adorni nel corso della sua carriera decennale riuscì a raccogliere diversi successi di prestigio, tra cui il titolo iridato sul tracciato di Imola, al termine di una fuga partita a 90 chilometri dal traguardo. In quella occasione inflisse un ritardo di 9’50” a Herman Van Springel (secondo) e 10’18” su Michele Dancelli (terzo). L”Airone di Parma’ ottenne anche altri piazzamenti di prestigio, concludendo tra i primi dieci almeno un’edizione di tutte le classiche monumento e salendo sul podio una volta alla Milano-Sanremo e tre volte alla Liegi-Bastogne-Liegi. Fu secondo al Mondiale di Sallanches del 1964. Nel suo palmares ci sono anche un Giro del Belgio, un Giro della Sardegna, due Tour de Romandie, un Giro di Svizzera e una Coppa Bernocchi. In totale in carriera ha vinto 60 corse professionistiche e vestito complessivamente per 19 giorni la maglia rosa di leader del Giro.
La Lega del Ciclismo Professionistico esprime tutto il proprio cordoglio e porge le più sentite condoglianze.