Mostre, spettacoli, escursioni in bicicletta, incontri, libri, arte e un recital, “L’affollata solitudine di un campione“, al debutto a Castellania, paese natale di Fausto Coppi, e poi itinerante. Il Piemonte dedica un ricchissimo programma di iniziative per i 100 anni della nascita del Campionissimo, oltre a un sito web: www.100coppi.it. Sotto il titolo “Storia di un campione. 100 anni di Fausto Coppi” nel manifesto disegnato dall’artista alessandrino Riccardo Guasco, si riconosceranno gli eventi in omaggio a un personaggio indimenticabile nella storia dell’Italia nel progetto curato dalla Regione Piemonte e realizzato dalla Fondazione Circolo dei Lettori e dal Teatro Stabile di Torino. Il cuore del programma soprattutto nei luoghi della vita di Coppi, tra Castellania Novi Ligure e Tortona, a Torino e dintorni e a Cuneo, scenario dell’impresa più celebre del Campionissimo, i 192 km di fuga nella tappa Cuneo-Pinerolo del Giro d’Italia 1949. La prima rappresentazione del reading teatrale si terrà il 13 maggio a Castellania.
“Oltre a essere un’icona dello sport mondiale, Fausto Coppi – ha sottolineato Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte – è anche un’icona della cultura italiana, un ambasciatore del Paese, una figura positiva di un’Italia che aveva voglia di crescere, e cresceva, che aveva voglia di grandi sfide». Coppi – ha detto Antonella Parigi, assessore regionale alla Cultura e al Turismo – era la leggenda, ma anche il simbolo della storia dell’Italia prima e dopo la guerra, cioè la miseria, la rinascita, la ricostruzione. Una forza simbolica che in Piemonte ritroviamo ancora oggi: dai tanti appassionati che ogni giorno si ritrovano a Castellania per ricordarlo, agli sportivi che ripercorrono le tappe del Giro d’Italia che lo resero immortale”. L’assessore regionale allo Sport Giovanni Maria Ferraris a ricordato il «forte legame» che il Piemonte “ha da sempre con il ciclismo. E a un secolo dalla nascita di Fausto Coppi, il nostro territorio continua a essere fucina di promettenti talenti e patria delle due ruote, anche grazie alle numerose realtà sportive e ai tanti eventi di assoluto livello”.