Un tedesco alla conquista della Toscana. Tra i tanti italiani in fuga nel 42° Gp Industria&Artigianato, seconda prova della Ciclismo Cup 2019, sul traguardo di Larciano spunta Maximilian Schachmann. Il corridore della Bora-Hansgrohe, rimasto in gruppo per quasi tutta la corsa, ha piazzato l’allungo vincente durante l’ultima salita della gara, quando ha attaccato insieme a Mattia Cattaneo dell’Androni-Sidermec e poi l’ha bruciato nel rettilineo finale. “Dopo la sfortuna alla Strade Bianche, sono contento di essere riuscito a sfruttare l’opportunità che ho avuto oggi per vincere. È stata dura correre con questa pioggia, ma mi sono trovato in una buona posizione nell’ultima salita, ho attaccato senza pensarci e sono arrivato fino in fondo. Sono molto felice di questa prima vittoria con la mia nuova squadra”, ha commentato alla fine. A completare il podio è Andrea Vendrame, compagno di squadra di Cattaneo che ha vinto l’arrivo in volata del gruppo inseguitori. Nella classifica della Ciclismo Cup l’Androni, campione in carica, recupera tantissimi punti alla Neri Sottoli-Selle Italia-Ktm che rimane in testa.
Cielo chiuso e minacce di pioggia accolgono i corridori sulla linea di partenza di Larciano, in mattinata. Minacce che si concretizzano dopo poche decine di minuti, con la gara che sarà bagnata fino alla fine e renderà complicato affrontare i tratti tecnici, in particolare la discesa finale del secondo circuito. Dopo alcuni tentativi poco convinti, la prima, vera fuga parte al km 33 ed è composta da sette uomini: Lorenzo Delcò, Sebastian Mora, Alvaro Cuadros, Andrea Peron, Dario Puccioni, Emanuel Onesti, e Luca Mozzato. L’azione è efficace e i battistrada arrivano ad accumulare fino 5’35” di vantaggio, al km 60.
Il gruppo resta a lungo in controllo, poi due team World Tour, la Mitchelton-Scott e la Groupama-Fdj del favorito, Thibuat Pinot, guidano l’inseguimento e riducono progressivamente lo svantaggio, fino a recuperare i fuggitivi in chiusura del terzultimo giro. L’equilibrio dura poco, perché al terzo passaggio sulla salita di San Baronto parte un nuovo attacco e in testa si portano in nove, tra cui Cattaneo e Giovanni Visconti. Da questo gruppetto di battistrada provano a staccarsi a turno diversi ciclisti e questo fa il gioco degli inseguitori. Nell’ultimo giro Pinot cerca di ricucire lo strappo, ma chi ne approfitta è Schachmann che tiene la sua ruota, poi si lancia all’inseguimento del gruppo di testa, infine attacca assieme a Cattaneo. I due guadagnano velocemente terreno e arrivano sul rettilineo finale con 20 secondi di vantaggio. Qua il tedesco lascia l’iniziativa all’italiano, non concedendogli mai il cambio in testa e piazzando l’attacco decisivo a un centinaio di metri dall’arrivo. Cattaneo non riesce a reagire e il Schachmann taglia il traguardo a braccia alzate.