È stato un anno intenso per ciclismo italiano, una stagione ricca di risultati importanti, ma soprattutto grandissime emozioni consacrate nel Giro d’Onore 2019. Sono state ben 78 medaglie quelle conquistate dagli azzurri, con 13 maglie iridate, 16 titoli europei. Si tratta di un bottino molto ricco per la Nazionale italiana che si prepara nel migliore dei modi per affrontare l’appuntamento Olimpico dell’anno prossimo. I tanti successi e i piazzamenti arrivano in un momento particolare per il movimento italiano che sta vivendo un momento di rinascita in tutte le discipline. Un settore sempre performante è quello del paraciclismo a qui si affianca la sezione femminile, ma nella stagione appena trascorsa risultati di grande rilievo sono arrivati anche tra i professionisti. È stato il frutto di molti anni di semina e di lavoro portato avanti con determinazione dai commissari tecnici.
Per celebrare i trionfi azzurri della stagione 2019, questa mattina a Modena si è tenuto il Giro d’Onore, cerimonia che ogni anno celebra tutti gli atleti italiani che hanno raggiunto importanti risultati in tutte le discipline del panorama ciclistico: strada, fuoristrada nelle sue diverse declinazioni, pista, paraciclismo. I numeri di questa edizione sono stati davvero imponenti con oltre 203 atleti convocati per la premiazione.
«È sempre una grande emozione poter organizzare ogni anno il Giro d’Onore. I risultati di questa in particolare sono da capogiro – ha spiegato il presidente della federazione italiana ciclismo Renato di Rocco -: il 2019 è stato un grande per il ciclismo italiano, durante il quale siamo finalmente ritornati ad alti livelli in tutte le discipline. Mi piace molto notare la varietà dei premianti che provengono da tutti i campi e le categorie. Il paraciclismo è sempre una punta di diamante del nostro movimento, ogni anno aumentano gli atleti tesserati che sono super competitivi. Le donne sono sempre una certezza, sia su strada che su pista non mancano mai di regalarci delle grandissime soddisfazioni, ma quest’anno anche gli uomini hanno fatto del loro riportandoci finalmente al secondo posto del ranking Uci».
Da parte del Presidente Di Rocco traspare una grande soddisfazione per la stagione appena trascorsa con uno sguardo già rivolto all’anno olimpico. «Mi sento di ringraziare tutti per questa stagione straordinaria, sia gli atleti che i commissari tecnici, ma anche i giudici di gara che fanno sempre un servizio incredibile e ci permettono di poter gareggiare. Sono veramente contento di questi enormi risultati che conferiscono prestigio alla nostra Nazionale, ma soprattutto mi piace sottolineare il rilancio che durante questo anno ha avuto il ciclismo, l’enorme rinnovamento che lo ha investito. Si tratta di un segnale importantissimo soprattutto in vista di Tokyo 2020, un appuntamento a cui ci presenteremo nel migliore dei modi».
Sempre nella cornice del Baluardo della Cittadella a Modena, a due passi stadio Braglia, l’Androni Giocattoli-Sidermec ha ricevuto il premio per la vittoria nella Ciclismo Cup 2019. A ritirare la coppa per il terzo campionato italiano a squadre consecutivo il team manager Gianni Savio: «Siamo orgogliosi di aver conquistato il titolo per il terzo anno consecutivo. Riteniamo che anche questa vittoria confermi la validità del progetto giovani, con il quale abbiamo scoperto e lanciato tra i professionisti vari talenti, primo fra tutti il recente vincitore del Tour de France Egan Bernal. Il progetto continua e per il prossimo anno abbiamo allestito una squadra nuovamente competitiva».
Nella giornata dedicata ai medagliati azzurri, di fronte ai vertici della Federazione guidata dal presidente Renato Di Rocco, a consegnare i riconoscimenti è intervenuta anche la direttrice generale dell’Uci Amina Lanaya. Per l’Androni Giocattoli Sidermec, plurivittoriosa in stagione tra i team Professional, la giornata di Modena, va ricordato, ha portato alla ribalta anche Fausto Masnada, salito sul palco per ritirare il premio come miglior giovane della challenge tricolore.