Con 51mila metri di dislivello e appena 26 km a cronometro (mai così pochi dal 1962) il Giro d’Italia dell’anno prossimo preannuncia un grandissimo spettacolo. L’appuntamento in agenda è dal 6 al 29 maggio 2022. Si parte con l’Etna, metà versante di Ragalna e poi quello classico di Nicolosi dove stravinse Contador nel 2011; il Blockhaus di Merckx 1967, prima vittoria del belga al Giro, scalato 2 volte anche dal versante di Passo Lanciano (questa è, per dislivello, la seconda tappa più dura del Giro); la novità Cogne nel parco del Gran Paradiso, salita lunga (22,4 km) e dolce; il tappone dolomitico con San Pellegrino, Pordoi e arrivo in quota alla Marmolada al penultimo giorno. Quindi due giornate come il tappone lombardo dell’Aprica, con Crocedomini, Mortirolo e Santa Cristina, e quello trentino che passa da Palù di Giovo, il paese dei Moser: ci sono il Vetriolo e l’inedito Menador, 8 km al 10%, una strada militare della Grande Guerra scavata dagli austriaci per attaccare l’Altopiano di Asiago.
La chiave del Giro sta (soprattutto) nelle tappe definite di mezza montagna: Potenza, micidiale attraversamento dell’Appennino, oppure Torino, con quel circuito che gira attorno al Colle di Superga e ha difficoltà da Alpi, oppure la frazione del Santuario di Castelmonte sopra Cividale, in Friuli, con un salto in Slovenia. Non c’è proprio respiro in questo Giro. Del resto, anche la prima tappa in Ungheria finisce in salita, con 5 km al 5%.
Il Campione del Mondo a cronometro Filippo Ganna ha commentato: “Il Giro d’Italia 2021 è partito in Rosa per me a Torino e finito in Rosa per il team con Egan Bernal: sarebbe bello ripetersi anche l’anno prossimo. Dopo la volata della prima tappa, probabilmente chi conquisterà la crono di Budapest porterà la Maglia Rosa per qualche giorno. Poi la crono finale con l’arrivo all’Arena di Verona sarà spettacolare oltre che naturalmente decisiva per incoronare il vincitore della Corsa Rosa 2022. Sarà un Giro molto interessante”. Verona e la sua splendida Arena ritroveranno il Giro d’Italia per il Gran Finale della Corsa Rosa. Sarà la quinta volta che il Giro si concluderà nella città veneta, dopo i precedenti del 1981, 1984, 2010 e 2019: tutte cronometro individuali che hanno incoronato i successi di Battaglin, Moser (con la storica rimonta su Fignon), Basso e Carapaz.
Tappe per velocisti: 7. Dall’Ungheria a Treviso
Budapest-Visegrad, km 195
Kaposvar-Balatonfured, km 201
Catania-Messina, km 172
Palmi-Scalea, km 192
Santarcangelo di Romagna-Reggio Emilia, km 201
Sanremo-Cuneo, km 157
Borgo Valsugana-Treviso, km 146
Tappe di media montagna: 6. Dalla Calabria al Friuli
Diamante-Potenza, km 198
Napoli-Napoli, km 149
Pescara-Jesi, km 194
Parma-Genova, km 186
Santena-Torino, km 153
Marano Lagunare-Santuario di Castelmonte, km 178
Arrivi in salita: 4. Dalla Sicilia al Veneto
Avola-Etna (Rifugio Sapienza), km 166
Isernia-Blockhaus, km 187
Rivarolo Canavese-Cogne, 177
Belluno-Marmolada, km 167
Tappe di alta montagna: 2. Lombardia e Trentino
Salò-Aprica (Sforzato Wine Stage), km 200
Ponte di Legno-Lavarone, km 165
Cronometro individuali: 2. Ungheria e Veneto
Budapest-Budapest, km 9,2
Verona-Verona, km 17,1