Sarà Bologna, capoluogo dell’Emilia-Romagna, a dare il via sabato 11 maggio alla 102ª edizione della Corsa Rosa. Un via spettacolare e selettivo, con una cronometro individuale di 8,2 km, che dal centro della città porterà gli atleti sul San Luca. La seconda tappa, domenica 12, ripartirà da Bologna per dirigersi verso sud. Le altre tappe previste nella Regione saranno la Riccione – San Marino (RSM) (unico “sconfinamento”), domenica 19 maggio, cronometro individuale di 34,7 km che sarà anche la Wine Stage di questo Giro. Lunedì 20 giorno di riposo. Martedì 21 si affronterà l’11ª frazione, da Ravenna a Modena di 147 km, dedicata ai velocisti. Mercoledì 22 si lascia l’Emilia-Romagna con partenza da Carpi, direzione Ovest.
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TAPPA 1, sabato 11 maggio – BOLOGNA – BOLOGNA (San Luca) ITT – km 8.2
Breve cronometro individuale con i primi 6 km piatti e i successivi 2 km in fortissima ascesa. Si percorrono strade cittadine ampie e prevalentemente rettilinee fino ai piedi della salita di San Luca di 2.1 km al 9.7% di pendenza media e con lunghi tratti oltre il 10/12% fino al picco del 16% in corrispondenza all’ultimo chilometro.
TAPPA 2, domenica 12 maggio – SI RIPARTE DA BOLOGNA IN DIREZIONE SUD
TAPPA 9, domenica 19 maggio – RICCIONE – SAN MARINO (RSM) ITT (Sangiovese Wine Stage) – km 34.7
Cronometro individuale suddivisa in due parti: la prima ondulata fino all’ingresso nel territorio della Repubblica di San Marino e la seconda in salita fino all’arrivo. Si procede per strade abbastanza articolare e ondulate fino a Faetano coprendo i primi 22 km. Dopo Faetano la strada impenna fino a pendenze in doppia cifra portando a Fiorentino. Da lì fino all’arrivo l’altimetria presenta tratti in salita alternati a brevi contropendenze. Complessivamente si tratta di una salita per passisti scalatori.
TAPPA 10, martedì 21 maggio – RAVENNA – MODENA – km 147
Tappa completamente piatta attraverso la Pianura Padana ravennate e bolognese. Si attraversano diverse località come Lugo, Massa Lombarda, Granarolo nell’Emilia e Crevalcore. Segue poi l’avvicinamento veloce e completamente piatto alla città di Modena e fino alla probabilissima volata a gruppo compatto.
TAPPA 11, mercoledì 22 maggio – PARTENZA DA CARPI DIREZIONE OVEST
The @RegioneER is the protagonist of the Big Start of the Giro d’Italia.| Protagonista della Grande Partenza del Giro d’Italia è la Regione Emilia-Romagna. | La región de Emilia-Romaña es la protagonista de la Grande Partenza del Giro d'Italia. #Giro pic.twitter.com/AqH7D62p5q
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Per la seconda volta nella sua storia, il Giro prende il via da Bologna dopo il 22 maggio 1994. All’epoca si partì con una semitappa in linea vinta da Endrio Leoni, seguita da una cronometro vinta dal francese Armand de las Cuevas. Per la sesta volta Riccione sarà sede di partenza al Giro. San Marino sarà sede d’arrivo di tappa per la 13^ volta, la prima dopo 21 anni (1998), quando vinse Andrea Noè. Per l’ottava volta San Marino ospiterà l’arrivo di una cronometro individuale. Questi i precedenti: 1951: vittoria di Giancarlo Astrua 1956, circuito di San Marino: vittoria dell’olandese Jan Nolten 1958: vittoria di Charly Gaul. 1968: vittoria di Felice Gimondi sulla maglia rosa Eddy Merckx. 1969: vittoria della maglia Rosa Eddy Merckx. 1979: tappa e maglia per Giuseppe Saronni, che manterrà la leadership fino alla fine di quel Giro. 1987: tappa e maglia per Roberto Visentini ai danni del compagno di squadra Stephen Roche Ravenna sarà sede di partenza di tappa per l’ottava volta nella storia.
L’ultima occasione in cui una frazione del Giro prese il via da Ravenna fu nel 2005, con destinazione Rossano Veneto. Arrivo in volata e vittoria a Robbie McEwen su Alessandro Petacchi e Stuart O’Grady. Il Giro torna a far tappa con arrivo a Modena dopo 34 anni. L’ultimo arrivo qui fu quello della Cecina – Modena del 1985, vinta da Daniel Gisiger. Questo sarà il nono arrivo di tappa a Modena nella storia del Giro, che approdò qui per la prima volta nel 1928 con la Pistoia – Modena, vinta da Domenico Piemontesi. Per la seconda volta nella storia Carpi sarà sede di partenza al Giro dopo quella del 1998.
Mauro Vegni #Giro d’Italia Director: @RegioneER has a strong cycling tradition, it has given great champions and it deserves this recognition | @RegioneER ha dato grandi campioni e merita questo riconoscimento | @RegioneER ha dado grandes campeones y merece este reconocimiento pic.twitter.com/inIbeMEDQK
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