Con uno scatto improvviso a meno di sette chilometri dal traguardo Louis Meintjes, corridore sudafricano dell’Intermarché-Wanty- Gobert Matériaux, ha conquistato in solitaria l’83° Giro dell’Appennino che per la prima volta si è corsa nel giorno della festa della Repubblica. Meintjes, che torna al successo sette anni dopo essersi aggiudicato la “Settimana internazionale Coppi & Bartali” è il primo corridore sudafricano a conquistare l’Appennino oltre che il primo extraeuropeo nella lunghissima storia della classica ligure.
Natnael Tesfatsion (Drone Hopper – Androni Giocattoli) si è aggiudicato la volata per il secondo posto mentre a chiudere il podio Georg Zimmermann, compagno di squadra del vincitore. Primo degli italiani Alessandro Verre (Team Arkéa Samsic), quinto alle spalle di Simon Clarke (Israel – Premier Tech). Per la prima volta in assoluto, l’Italia resta senza un vincitore per tre edizioni di fila considerando anche i successi di Hermans (2021) e Hayter (2020).
“Una vittoria importante in una giornata molto difficile sul piano climatico, con gran caldo e umidità. La squadra ha fatto un buon lavoro, abbiamo preparato bene il finale – ha raccontato il corridore della Intermarche – e quando ho capito che poteva essere il momento giusto sono andato via”. Deluso Verre, quinto al traguardo: ”Avremmo potuto gestire meglio la corsa – il rammarico dello scalatore dell’Arkea – ma personalmente non ho rimpianti. Ho ripreso a correre da poco dopo un periodo di stop, ho provato ad andare via, ma non ci sono riuscito su un tracciato che era diverso rispetto all’anno scorso. Nel finale la situazione era complicata e più di così non sono riuscito a fare”. Trentenne di Pretoria, Meintjes è arrivato due volte ottavo in classifica al Tour de France, nel 2016 e 2017.