E’ arrivata l’ora dell’ottava prova della Ciclismo Cup 2019, ossia l’impegnativa seconda edizione della Adriatica Ionica Race, al via mercoledì 24 luglio da Mestre. Il sipario calerà domenica 28 luglio e saranno poi rese note le nuove classifiche della challenge organizzata dalla Lega del Ciclismo Professionistico. Intrigante, esplosivo ed esigente sotto il profilo tecnico: il tracciato della Adriatica Ionica Race, che come detto partirà da Mestre (dalle 22:00 su Repubblica Tv Sport), si propone di fare spettacolo sulle strade di Veneto e Friuli Venezia Giulia, due regioni che trasudano ciclismo. Non poteva essere diversamente con un ex campione del calibro di Moreno Argentin al timone.
Sulla scia dell’eccellente esordio di un anno fa, l’AIRace punta a consolidarsi come un’importante realtà del calendario, capace di attrarre le squadre e i corridori di vertice del panorama mondiale. Sarà possibile vedere la gara sui canali di PMG Sport, la web tv della Ciclismo Cup proporrà un’ampia sintesi alle 22.00 mercoledì, mentre tutti gli altri giorni l’appuntamento è alle 18.00 (con eccezione per la chiusura di domenica, alle 17.00). In differita verrà proposta una sintesi anche sui canali Rai Sport e in streaming su raiplay.it a seconda della programmazione.
PROGRAMMA TV TAPPA 1
RaiSport: ore 22.50
Eurosport: ore 23.30
Sky Sport Arena: ore 22.00
PMG Sport: ore 22.00
“A differenza della passata edizione, quando tutto si decise sul Passo Giau, quest’anno abbiamo voluto un percorso più equilibrato – ha spiegato Argentin. – Sarà un mix perfetto di salite e percorsi nervosi, con l’incognita dello sterrato: mi aspetto un vincitore forte su tutti i terreni”. Un corridore simile al miglior Moreno Argentin degli anni che furono, in sintesi.
Pronti e via, ad AIRace è subito spettacolo in notturna, con il festival delle ruote veloci di Mestre. “Non si tratta di una novità, perché ai miei tempi questi criterium erano diffusi come apertura delle gare a tappe. E’ un tipo di evento molto spettacolare che purtroppo si vede di rado – spiega il Campione del Mondo di Colorado Springs. – Ci tengo a ringraziare l’UCI per aver accolto la nostra proposta che prevede la neutralizzazione di tutta la tappa per quanto concerne i distacchi. Non mancheranno gli sprint intermedi che assegneranno la maglia dei Traguardi Volanti, mentre il vincitore dell’ultima volata indosserà la maglia azzurra di leader. Se la giocheranno i velocisti, ma è una formula che favorisce anche i pistard”.
Dopo i velocisti, la palla passerà agli uomini di classifica, che si cimenteranno in rapida successione con gli sterrati friulani, le Dolomiti Bellunesi e i muri del Collio, prima del gran finale a Trieste di Domenica 28 Luglio. “In queste giornate, la classifica potrebbe subire continui ribaltoni. I 23 Km di sterrato della seconda tappa sono destinati a farsi sentire. Ai nastri di partenza ci saranno specialisti delle classiche del nord come Gilbert e Vanmarcke: chi ambisce alla vittoria finale non può farsi trovare impreparato. Dopodiché arriveranno il tappone dolomitico da 4000 metri di dislivello, caratterizzato da un finale molto impegnativo sul Lago di Misurina, e i Muri del Collio Goriziano, con l’arrivo a Cormons in cima al Monte Quarin”.
A Trieste, i corridori non troveranno la classica passerella di fine gara, ma un circuito nervoso che si svilupperà nel centro storico del capoluogo friulano. “Non è un finale banale – ha concluso Argentin -. In caso di distacchi contenuti, potrebbe anche risultare decisivo. Lo strappo è per corridori esplosivi, ma potrebbero farsi sentire le fatiche delle giornate precedenti. Si preannuncia battaglia fino agli ultimi metri fra attaccanti e scattisti veloci”.
Un anno fa i protagonisti furono Elia Viviani, vincitore di quattro tappe su cinque, e Ivan Ramiro Sosa che conquistò la classifica generale, mentre quest’anno tutti gli occhi saranno per la coppia belga della Quick Step formata da Philippe Gilbert e Remco Evenepoel. Il primo, già vincitore di due Lombardia, un Fiandre, un Campionato del mondo su strada nel 2012 e dell’ultima Parigi Roubaix, è il grande favorito di questa edizione. Il secondo, alla prima gara in Italia, è uno dei talenti emergenti del ciclismo internazionale, capace di vincere, ad appena 19 anni, un Giro del Belgio.
Se la Quick Step si presenterà con due assi del genere, le altre sette squadre del World Tour non si sono risparmiate nelle scelte, nonostante la concomitanza con il Tour de France. Davide Ballerini, oro ai Giochi Europei di Minsk, guiderà l’Astana, Joe Dombrowski e Sasha Modolo la Education First, lo sloveno Jan Polanc sarà il capitano della UAE Emirates mentre la Bahrain Merida si affiderà all’energia dell’ucraino Mark Padun. Tra i favoriti per la vittoria finale anche Fausto Masnada, capitano dell’Androni Giocattoli, secondo dietro Giulio Ciccone nella classifica per la maglia azzurra degli scalatori al Giro d’Italia. Il bergamasco, forte di tre vittorie nel 2019, cercherà di regalare punti decisivi alla sua squadra per la Ciclismo Cup. Con la Neri Sottoli Selle staccata di 118 punti in classifica, un successo nell’Adriatica Ionica Race avvicinerebbe ancora di più l’Androni Giocattoli al terzo “scudetto” in altrettanti anni.
La seconda edizione scatterà con una sorpresa dell’ultimo minuto: Mark Cavendish (Dimension Data), Campione del Mondo 2011, si unirà a un cast partecipanti di spessore internazionale, protagonisti per cinque giorni sulle rotte della Serenissima, fra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Gilbert è pronto a dare battaglia nella tappa degli sterrati di Grado, dove potrebbe realizzare un duello degno di una grande classica del nord assieme al connazionale Sep Vanmarcke (EF-Education First), con il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e l’azzurro Davide Ballerini (Astana Pro Team) pronti a cogliere la loro occasione.
Gli sterrati lasceranno poi spazio alle salite, portando alla ribalta ulteriori protagonisti: lo statunitense Joe Dombrowski leader della EF-Education First, lo sloveno Jan Polanc (UAE-Team Emirates), l’esperto Louis Meintjes (Dimension Data), la rivelazione della stagione Fausto Masnada (Androni Sidermec) e gli scalatori colombiani con Winner Anacona (Movistar) e Dayer Quintana (Neri Sottoli KTM).
Proprio la Colombia, che festeggiò al termine della prima edizione con Ivan Ramiro Sosa, punta a ripartire esattamente da dove aveva concluso un anno fa. Alvaro Hodeg (Deceuninck-Quick Step) e Juan Sebastian Molano (UAE-Team Emirates) sono, infatti, fra gli atleti più accreditati per sfidare Cavendish nel criterium in notturna (partenza alle 19), non valido per la Classifica Generale, che domani darà il via alla competizione su un circuito cittadino di 2,7 Km da ripetere 30 volte.
Assieme a loro, si contenderanno la prima maglia azzurra di leader della Adriatica Ionica Race velocisti come Sacha Modolo e Moreno Hofland (EF-Education First), Kristian Sbaragli (Israel Cycling Academy), Phil Bauhaus (Bahrain Merida), Boy Van Poppel (Rompoot Charles) e il giovanissimo Michele Gazzoli della Nazionale Italiana.